Non c’è dolce che riesca a mettere d’accordo grandi e piccini come il gelato. Eppure, per molti concedersi questo piacere non è qualcosa da prendere a cuore leggero. Si stima infatti che circa un italiano su due sia affetto da intolleranza al lattosio, lo zucchero naturale presente nei latticini, grandi protagonisti di alcuni dei gusti di gelato più amati dai nostri connazionali, come pistacchio, nocciola e stracciatella. Una condizione che può scatenare sintomi digestivi fastidiosi come gonfiore, crampi, nausea o sensazione di pesantezza, rendendo spesso difficile gustare questa prelibatezza senza spiacevoli conseguenze. Da questa consapevolezza è nato, negli ultimi anni, un ampliamento notevole delle proposte di gelato senza lattosio.

Un’offerta che oggi spazia dalle versioni artigianali alle alternative disponibili in tutti i supermercati, sia in vaschetta che in stecco o biscotto, facilmente reperibili, spesso adatte anche a chi segue una dieta vegana, e capaci di garantire la stessa cremosità e bontà delle controparti “tradizionali”.

Che cos’è il gelato senza lattosio?

Il lattosio è lo zucchero naturalmente presente nel latte vaccino e nei suoi derivati, come panna, yogurt e formaggi freschi, e per essere digerito correttamente deve essere scomposto dall’enzima lattasi, prodotto dall’intestino tenue. In chi è intollerante al lattosio, la quantità di lattasi disponibile non è sufficiente a completare questa digestione, e lo zucchero non digerito passa nell’intestino crasso, dove viene fermentato dai batteri presenti sulla sua superficie.

intolleranza al lattosio

Questo processo può generare una serie di disturbi più o meno intensi, tra cui gonfiore addominale, crampi, flatulenza, diarrea e sensazione di pesantezza, rendendo difficile consumare latte e derivati senza provare disagio. L’intolleranza può variare da persona a persona: alcuni possono tollerare piccole quantità di lattosio senza sintomi, mentre altri reagiscono anche a minime dosi.

Da qui nasce l’esigenza di creare alternative prive di lattosio, ottenute attraverso due principali modalità:

  • latte delattosato, ovvero latte vaccino trattato con l’enzima lattasi, che scinde il lattosio rendendolo digeribile senza alterarne il gusto;

  • bevande vegetali come cocco, mandorla, soia, avena o riso, in sostituzione del latte tradizionale; vengono spesso arricchite con grassi vegetali, proteine e addensanti naturali per mantenere la cremosità e la consistenza vellutata tipica del gelato artigianale.

Grazie a queste soluzioni, il gelato senza lattosio conserva cremosità e dolcezza, risultando adatto non solo agli intolleranti, ma anche a chi cerca alternative più leggere o segue un’alimentazione vegana o plant-based.

Gelato senza lattosio artigianale: come riconoscerlo e dove gustarlo

Se un tempo il gelato senza lattosio era visto come un’alternativa limitata, quasi esclusivamente relegata a sorbetti e gusti alla frutta preparati con acqua, zucchero e frutta fresca, oggi fortunatamente la scelta si è ampliata notevolmente e quasi tutte le gelaterie propongono almeno un paio di gusti totalmente privi di lattosio, in grado di offrire una pausa golosa — e, soprattutto, sicura — anche a chi soffre di intolleranza.

Questi gelati sfruttano ingredienti e sostituti studiati per replicare la cremosità e il gusto dei gelati tradizionali senza ricorrere ai latticini: tra i più utilizzati ci sono latte vegetale (come soia, mandorla, avena, riso o cocco) che sostituisce il latte vaccino, panna vegetale per conferire morbidezza e struttura, zuccheri naturali (saccarosio, zucchero di canna o sciroppi come quello di agave) per aggiungere un tocco di dolcezza e volume, addensanti e stabilizzanti naturali come farina di semi di carrube, gomma di guar o agar-agar per ottenere una consistenza vellutata, puree di frutta fresca o concentrati naturali per i sorbetti, e cioccolato fondente o cacao puro per i gusti più golosi. Alcune ricette possono includere anche frutta secca tritata, spezie o aromi naturali, che arricchiscono il sapore del dolce senza l’utilizzo di latte e derivati.

Come riconoscere un gelato artigianale senza lattosio?

Riconoscere un gelato realmente privo di lattosio richiede attenzione a pochi, ma fondamentali dettagli. Prima di tutto, è importante verificare la lista degli ingredienti, che deve indicare chiaramente se il latte è stato trattato per rimuovere il lattosio o se sono state utilizzate alternative vegetali. È inoltre utile accertarsi della presenza di certificazioni o dell’indicazione “senza lattosio” sul banco o sul cartellino apposto sul gusto, poiché costituiscono una garanzia aggiuntiva per chi soffre di intolleranza.

Oltre agli ingredienti principali, è fondamentale prestare attenzione ai topping, alle decorazioni e alle salse, spesso trascurati ma che possono contenere derivati del latte. Lo stesso vale anche per le cialde e i coni che, sebbene generalmente realizzate con preparati a base di farina di grano o altri cereali, zucchero, oli vegetali (come olio di girasole o di cocco), amidi e talvolta cacao o aromi naturali, possono talvolta contenente anche burro o latte in polvere.

Un ulteriore aspetto da considerare è la possibilità di tracce di lattosio nei gelati prodotti nello stesso laboratorio di creme tradizionali. Anche se il gusto scelto non contiene nello specifico ingredienti con lattosio, l’uso di spatole comuni o di vaschette condivise può comportare una minima contaminazione. Per questo motivo, chi è allergico o fortemente intollerante dovrebbe preferire gelaterie che dedicano vaschette separate o strumenti specifici ai gusti senza lattosio.

Qui un elenco delle migliori gelaterie italiane che offrono gusti senza lattosio, filtrate per gusto o città.

Gelati senza lattosio, le migliori opzioni al supermercato

Oggi il gelato senza lattosio non è più un’esclusiva delle gelaterie artigianali: tra gli scaffali dei supermercati italiani si trova un’offerta sorprendentemente ampia e variegata, capace di accontentare sia chi cerca gusti classici sia chi ama le proposte più originali. Dalle vaschette ai biscotti, dagli stecchi ai sorbetti, i gelati confezionati senza lattosio permettono a chi è intollerante (e non solo) di godere di un momento di dolcezza senza compromessi, comodamente a casa propria o ovunque lo si desideri.

Per scegliere in modo sicuro un gelato confezionato senza lattosio, è importante leggere con attenzione le etichette: la dicitura “senza lattosio” o “lattosio <0,01 g/100 g” indica che il prodotto è adatto alla maggior parte delle persone intolleranti, mentre la presenza di note come “può contenere tracce di latte” segnala un possibile rischio per chi è estremamente sensibile. I brand più attenti riportano anche certificazioni che garantiscono l’assenza di lattosio e l’idoneità a chi ha intolleranza, come il Marchio Lfree® o la certificazione DNV.

I gelati confezionati senza lattosio da provare nel 2025

Tra le opzioni più diffuse e apprezzate sugli scaffali dei supermercati italiani nel 2025 possiamo quindi trovare:

Alimentum Conad

La linea Alimentum di Conad propone due prodotti, un biscotto al cacao e un classico cono con granella di nocciole, entrambi con gelato alla panna senza lattosio e senza glutine.

Riso Scotti

Da oltre vent’anni, l’azienda pavese fondata oltre un secolo e mezzo e specializzata nella vendita di riso ha ampliato la sua linea con una vasta gamma di prodotti a base di questo cereale, tra cui un cremosissimo gelato in monoporzione da 60 grammi. Le coppette sono non solo senza lattosio, ma anche senza glutine e interamente vegetali.

Algida

Tra i prodotti Algida privi di lattosio, il Cornetto Classico senza glutine e senza lattosio, con gelato alla panna in cialda di mais croccante, e il nuovissimo Cucciolone Bikini, un biscotto al cacao con gelato al cacao magro e al fiordilatte, ricoperto da cioccolato fondente e nocciole tritate.

Gelati Bene.sì Coop

Da sempre attenta all’inclusività e all’innovazione, Coop ha da poco introdotto ben tre opzioni — tutte senza lattosio e a base vegetale — nella sua linea di gelati. Tra queste, la coppa al gusto Caramello salato a base di avena con noci di macadamia croccanti, la vaschetta di gelato al gusto Cheescake a base di cocco con variegato ai frutti di bosco e pezzi di biscotto e, infine, quella bigusto con l’amatissima combinazione nocciola e cioccolato, anche questa volta a base di avena.

Valsoia

Tutti i gelati della linea Valsoia sono vegani e realizzati con una base di latte di soia o mandorla, dunque naturalmente privi di lattosio.  Tra le novità 2025 troviamo gusti freschi e innovativi come le coppette Mango e Cocco e le vaschette Limone e Fragola.

Carrefour

Pensato per gli amanti del cioccolato è il barattolo al cacao, realizzato con ingredienti biologici, senza glutine e con latte senza lattosio (attenzione, non adatto a chi segue una dieta plant-based).

In questo articolo, altre opzioni di gelato da supermercato interamente a base vegetale, e dunque naturalmente senza lattosio.

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