Tra i trend più discussi dell’estate 2025, ce n’è uno che ha attirato l’attenzione più di tutti per l’idea scioccante e provocatoria. Parliamo del Breast Milk Ice Cream, il gelato al gusto di latte materno. Non si tratta di un semplice esperimento da gelateria alternativa, il prodotto infatti è stato lanciato da Frida USA, noto brand americano dedito al supporto ai neo-genitori, in collaborazione con la gelateria artigianale ODDFellows Ice Cream Co. di Brooklyn.

Il gusto è stato presentato proprio nella città di Brooklyn in occasione della settimana dedicata all’allattamento, ed è stato disponibile solo per pochi giorni, dal 5 al 10 agosto. Il gelato è stato distribuito gratuitamente durante un evento a tema, ma si poteva anche ordinare online al prezzo di 12,99 dollari. Una trovata pubblicitaria che ha acceso i riflettori (e i social) su una tematica ancora spesso tabù.

Da dove nasce l’idea?

L’idea è nata dal crescente interesse vero il latte materno, diventato negli ultimi anni oggetto di video virali e racconti personali di alcune star americane. Personaggi come Kourtney Kardashian, Ashley Graham e Coco Austin hanno contribuito ad alimentare la curiosità collettiva celebrando i benefici nutritivi e l’importanza nel legame madre-figlio.

Frida ha quindi colto questa tendenza e l’ha trasformata in un prodotto che mescola provocazione, ironia e profondamente legato all’esperienza della genitorialità. Lo ha definito “un omaggio giocoso all’esperienza della prima genitorialità e alle cose folli che facciamo in quei mesi di confusione”.

Gelato al gusto di latte materno

Ma contiene davvero latte materno?

La domanda è inevitabile: il gelato contiene davvero latte materno? La risposta, ovviamente, è no. Per motivi sanitari, etici e normativi, l’uso di vero latte materno è fuori discussione. Tuttavia la ricetta è studiata per riprodurne sapore e benefici in modo simbolico e creativo.
Il gelato contiene ingredienti arricchiti con Omega-3, calcio, ferro, vitamine B e D, zinco, lattosio e acqua, pensati per simulare le proprietà nutritive del latte umano. Il colore giallo tenue, ottenuto grazie a un colorante alimentare, richiama volutamente quello del colostro, il primo latte prodotto dopo il parto, noto per la sua densità e ricchezza di anticorpi. Per rendere l’esperienza ancora più realistica, è stato incluso colostro bovino liposomiale, il primo latte ricco di nutrienti prodotto dalle mucche dopo il parto.

Dal punto di vista del gusto, la base è una combinazione di ingredienti tradizionali del gelato: latte, panna, latte in polvere, tuorli, zucchero, sciroppo di miele e un tocco di caramello salato. Il risultato è un sapore dolce, leggermente salato, vellutato e delicato.

Le reazioni del pubblico

Il Breast Milk Ice Cream ha fatto subito il giro del web e tra video, post ironici sui social e articoli. L’opinione pubblica si è divisa. Molti lo hanno accolto con curiosità e divertimenti, altri con perplessità e una nota di disgusto. C’è anche chi lo ha assaggiato.
La rivista People ha provato il gelato e lo descrive come una sorpresa piacevolmente dolce, con un sapore che ricorda una panna al miele con un retrogusto leggero e cremoso, mentre il colore richiama proprio la tonalità del colostro nei primi giorni dopo il parto.
Anche Business Insider ha testato il gelato e conferma la sua piacevolezza, definendolo sorprendentemente buono, con un sapore di panna dolce con un pizzico di miele.

Naturalmente, non sono mancante anche severe critiche. In molti hanno definito il gelato “un passo troppo oltre”, al limite dell’inquietante e di cattivo gusto. Eppure, anche queste critiche hanno contribuito alla sua visibilità.

Una provocazione ben riuscita (e scorte esaurite)

Che lo si trovi una trovata geniale o discutibile, una cosa è certa: il gelato al gusto di latte materno ha raggiunto il suo obiettivo: far parlare di sé. Le scorte online si sono esaurite in pochissimo tempo e le code fuori dal negozio di Brooklyn erano lunghissime. Un’operazione di marketing ben congegnata, che, nel bene e nel male, ha trasformato quest’idea in un successo virale.

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