Si è appena conclusa la diciassettesima edizione di Sherbeth, il Festival Internazionale del Gelato Artigianale che, da oltre quindici anni, fa della Sicilia la patria del gelato di qualità. Anche nel 2025, maestri gelatieri provenienti da tutto il mondo si sono riuniti a Palermo per celebrare uno dei prodotti più amati e iconici della tradizione italiana.

L’obiettivo della manifestazione, che valorizza l’artigianalità e la cultura del gelato, è quello di promuovere la qualità delle materie prime, le tecniche di lavorazione tradizionali e il legame tra gusto e territorio. Ogni edizione diventa così un viaggio sensoriale e culturale che racconta tradizioni e innovazione, attraverso una semplice coppetta di gelato.

L’edizione di Sherbeth 2025 aveva il claim “L’innovazione è una tradizione” e si è svolta dal 7 al 10 novembre. In quei giorni, tra il Teatro Massimo e le vie del centro storico, Palermo si è trasformata in un grande laboratorio a cielo aperto. I partecipanti hanno assistito dal vivo alla produzione del gelato attraverso degustazioni, showcooking e convegni. 50 maestri gelatieri hanno presentato gusti artigianali inediti, e la giuria ha valutato le proposte conoscendone solo gli ingredienti.

Sherbeth 2025: la vincitrice è Sylvia Chao con “Luce d’Oolong”

La vincitrice di Sherbeth 2025 è Sylvia Chao, titolare della gelateria “Mountain Blue” di Lukang Township, nella contea di Changhua (Taiwan). La maestra gelatiera si distingue per la capacità di unire le tecniche artigianali alla creatività contemporanea valorizzando le materie prime locali e stagionali. Il gusto che ha conquistato la giuria è “Luce d’Oolong”, un omaggio raffinato del celebre tè Oolong.

Il gusto rispecchia la filosofia di Sylvia Chao e racconta la cultura e il territorio taiwanese attraverso materie prime locali e stagionali. Grazie a questa proposta, la maestra gelatiera ha vinto il prestigioso Premio “Francesco Procopio Cutò”, simbolo di eccellenza e innovazione nel mondo del gelato artigianale.

Sherbeth 2025 vincitore Sylvia Chao

Il podio di Sherbeth 2025

Hanno conquistato il secondo posto a pari merito Antonio Luzi della gelateria Makí di Fano, con il gusto “Il Giardino di Babilonia”, e Valerio Gaveglia di Gelasio a Roma, con “Cosmopolita”, un omaggio ai sapori del mondo.

Antonio Russo, della gelateria Biancamenta di Porto Recanati, ha invece ottenuto il terzo posto con il suo “Caffè di lupino speziato”.

I premi speciali

Durante la serata sono stati consegnati numerosi riconoscimenti speciali:

  • Il Premio “Giorgio De Pellegrin” al gelatiere più giovane è andato a Noè Pinetti della gelateria La Carapina a Rivalta di Reggio Emilia.
  • Il Premio “Carlo Pozzi” per la cura dei dettagli è stato conferito a Lorenzo Giacobazzi, di Lorenzo Gelato & Dessert a Fiorano Modenese.
  • Il Premio Innovazione “Luca Caviezel” è andato a Shanshan Yu, della gelateria Vintagelato, a Nanjing in Cina.
  • Il Premio Valorizzazione dei prodotti del territorio “Santo Musumeci” è andato a Lorenza Bernini, di Lolla Gelato, a Bolsena.
  • Il Premio Naming e Storytelling è stato condiviso da Beatrice D’Arcangelo della Latteria del Ringo a Martina Franca e Martina Gazzarri della Gelateria Ricci di Follonica.
  • Il Premio della Critica è stato assegnato a pari merito a Loris Fabrizio Montanaro, di Scilò Gelateria Contemporanea a Chieti, con “Farid” e ad Alessandro Schintu della gelateria in Francia Glacier Alessandro, con “Lavanda verde”.

Infine, la Giuria Popolare ha premiato Francesca Dassogno, della Fattoria Dassogno, per il suo gelato Il Biondo, il più votato dal pubblico.

Verso il futuro del gelato artigianale

Con un grande successo e un’altissima qualità nelle proposte, Sherbeth è un punto di riferimento nel panorama del gelato artigianale. L’appuntamento per la 18ª edizione l’anno prossimo è già programmato a Palermo per novembre 2026, per scoprire quali saranno i nuovi orizzonti.

I gusti più particolari dello Sherbeth 2025

Lo Sherbeth si conferma anche quest’anno un viaggio nel mondo del gelato artigianale, dove tradizione e creatività si incontrano in forme sempre nuove. Tra maestri affermati e realtà emergenti, il festival riesce a raccontare culture, territori e storie diverse attraverso un semplice assaggio. Lasciamo Palermo con il palato sorpreso e la certezza che, dietro ogni gusto, ci sia molto più di una ricetta: c’è un’idea, una visione e la voglia di portare il gelato sempre un passo avanti.

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