Il gelato è, senza alcun dubbio, una delle prelibatezze più amate al mondo; eppure, nonostante la sua popolarità, è spesso circondato da dubbi e preoccupazioni riguardo al suo impatto sulla salute. In molti, ancora oggi, si chiedono: è un semplice “sgarro” calorico o può essere integrato in una dieta equilibrata, offrendo tra l’altro benefici inattesi?
Per rispondere a queste domande, è fondamentale superare le credenze popolari e analizzare il gelato da una prospettiva nutrizionale e scientifica. Iniziamo!
Il profilo nutrizionale del gelato e i suoi effetti sul corpo
Analizzare il gelato da un punto di vista “scientifico” significa comprendere i suoi ingredienti principali e il loro contributo nutrizionale al nostro organismo come menzionato negli articoli di Pisa Today e I Health You:
- macronutrienti e apporto energetico: il gelato fornisce un concentrato di energia, prevalentemente sotto forma di carboidrati semplici (zuccheri), che sono una fonte rapida di glucosio per l’organismo, oltre che indispensabili per la funzione cerebrale e l’attività fisica. É ricco, poi, di proteine, derivanti principalmente dal latte e dalla panna, che contribuiscono al mantenimento della massa muscolare e al senso di sazietà e di grassi, sempre derivanti dalla base lattiera, che si rivelano una fonte energetica importante e sono essenziali per l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K);
- micronutrienti essenziali: grazie alla sua base di latte, il gelato è una buona fonte di calcio, un minerale essenziale per la salute delle ossa e dei denti, la coagulazione del sangue e le funzioni nervose e muscolari. Contiene anche fosforo e alcune vitamine del gruppo B, in particolare B2 e B12, importanti per il metabolismo energetico e la funzione del sistema nervoso. I sorbetti alla frutta, inoltre, possono apportare vitamine (come la Vitamina C) e antiossidanti specifici del frutto utilizzato.
Da non sottovalutare, poi, che l’alto contenuto di acqua nel gelato, specialmente nei sorbetti, contribuisce all’apporto di liquidi totali dell’organismo, aiutando a mantenere un buon livello di idratazione, utile soprattutto in climi caldi o in presenza di febbre. (A questo proposito, scopri i sei gusti che fanno bene alla salute).
Benefici fisiologici e psicologici del consumo di gelato
Oltre al suo profilo nutrizionale, il gelato può agire positivamente su diversi aspetti della nostra salute; in particolare può:
- dare sollievo per la gola infiammata, dato che, in caso di mal di gola o tonsillite, il freddo del gelato può agire come un vasocostrittore locale, riducendo il gonfiore e l’infiammazione dei tessuti. In sostanza, agisce da analgesico, intorpidendo temporaneamente le terminazioni nervose, alleviando il dolore e il bruciore e facilitando la deglutizione;
- favorire il recupero energetico post-esercizio, quando il corpo necessita di reintegrare rapidamente le scorte di glicogeno muscolare e di proteine per la riparazione dei tessuti. Il gelato, con il suo mix di carboidrati a rapida assimilazione e proteine, può essere una soluzione pratica per favorire anche il recupero muscolare;
- ridurre dello stress, poiché il consumo di alimenti gustosi come il gelato è correlato al rilascio di endorfine e altri neurotrasmettitori (come la serotonina e la dopamina) nel cervello, che sono associati a sensazioni di piacere, benessere e riduzione dello stress.
Sfatare i miti: la verità scientifica dietro le convinzioni sul gelato
La maggior parte delle preoccupazioni sul gelato si basa su malintesi o eccessive generalizzazioni. Sfatiamo, quindi, alcuni principali falsi miti sul gelato (come già fatto in precedenza), in modo da gustarlo al meglio senza alcun senso di colpa:
Mito 1: “Il gelato fa ingrassare”
L’aumento o la perdita di peso dipendono dal bilancio energetico complessivo della dieta e dallo stile di vita, non dal consumo di un singolo alimento. Ciò significa che, nonostante il gelato sia energetico, se consumato con moderazione e inserito in una dieta equilibrata che rispetti il fabbisogno calorico individuale, non è una causa diretta di aumento ponderale. Il segreto sta nel bilanciare le porzioni e la frequenza di consumo.
Mito 2: “Il freddo del gelato provoca mal di gola o raffreddore”
Questa credenza è scientificamente errata. Le infezioni respiratorie, come raffreddore e influenza, sono causate da virus e batteri, non dalla temperatura degli alimenti ingeriti; il contatto con il freddo, quindi, non indebolisce il sistema immunitario in modo tale da favorire l’infezione. Al contrario, il freddo può addirittura fornire sollievo in caso di sintomi preesistenti.
Mito 3: “É troppo ricco di zuccheri e grassi”
Il contenuto di zuccheri e grassi nel gelato varia considerevolmente: è vero che gli zuccheri sono presenti, ma il focus dovrebbe essere sull’apporto totale di zuccheri nella dieta giornaliera, non su un singolo alimento. Un consumo eccessivo di zuccheri in generale è associato a rischi per la salute, ma una porzione moderata di gelato non è automaticamente dannosa. Allo stesso modo, i grassi presenti sono spesso di origine lattiera; è la qualità e la quantità totale dei grassi nella dieta che contano per la salute cardiovascolare.
Alla luce di quanto analizzato finora, è possibile rispondere alle domande iniziali: no, il gelato non è un semplice “sgarro” calorico e sì, può essere integrato in una dieta equilibrata. In fondo, come diceva Aristotele, “virtus in media stat”, cioè “la virtù sta in mezzo”: basta solo volerlo!