Quando i primi sintomi di un raffreddore si fanno sentire, o un fastidioso mal di gola comincia a insorgere, la tentazione di un bel gelato fresco è forte. Puntualmente, però, ci assale un dubbio: “Non è che la situazione peggiora?”. Questa credenza popolare va avanti da secoli e, di generazione in generazione, il gelato è stato spesso bandito dalla dieta dei convalescenti, per essere relegato a un peccato di gola potenzialmente dannoso.

Ma è davvero così?

È arrivato il momento di sfatare un mito e fare chiarezza su questo argomento, basandoci non solo sul buon senso, ma anche su ciò che la scienza e l’esperienza medica ci dicono. Scopriamo insieme la verità dietro il connubio tra gelato e malanni stagionali, per capire se e come questo amato dessert possa trasformarsi da presunto nemico a inaspettato alleato nel percorso verso la guarigione!

Gelato e mal di gola: un “freddo” sollievo

Contrariamente a quanto si possa pensare, il gelato non peggiora il mal di gola, anzi, può offrire un prezioso sollievo temporaneo. L’infiammazione alla gola provoca dolore e bruciore a causa dell’attivazione delle terminazioni nervose; il freddo, applicato localmente, ha un effetto leggermente anestetico, dato che intorpidisce queste terminazioni e fornisce un immediato senso di comfort. Bisogna immaginarlo un po’ come un impacco freddo usato per trattare un livido: il principio è simile. La temperatura bassa del gelato, infatti, aiuta a ridurre il gonfiore e a lenire l’irritazione, rendendo la deglutizione meno dolorosa, un aspetto non indifferente quando il fastidio alla gola rende difficile anche bere o mangiare.

Oltre all’effetto lenitivo diretto, il gelato può aiutare nell’idratazione, fondamentale quando si hanno il mal di gola e la febbre. Spesso, il dolore rende difficile assumere liquidi, ma il gelato, sciogliendosi lentamente, fornisce acqua e zuccheri in una forma gradevole e facile da ingerire. È anche un modo per assumere qualche caloria quando l’appetito è scarso, anche perché, in questi momenti, il corpo ha bisogno di energie per combattere l’infezione e un gelato può fornire un apporto calorico facilmente assimilabile senza affaticare troppo il sistema digestivo.

Quando si sceglie il gelato per il mal di gola, è bene fare attenzione agli ingredienti: bisogna preferire gusti delicati e cremosi, come il fior di latte, la vaniglia o i sorbetti di frutta non troppo acida (come pesca, pera, banana) ed evitare sia i gelati con pezzi di frutta o biscotti che potrebbero irritare ulteriormente la gola, sia quelli con sciroppi troppo dolci o coloranti artificiali che potrebbero non essere l’ideale per un organismo debilitato. L’importante è che sia facile da assumere e in grado di donare sollievo.

Gelato febbre e raffreddore

Gelato e febbre: energia, idratazione e comfort

Anche in caso di febbre, il gelato può rivelarsi un valido alleato e non, come molti pensano, un fattore di rischio. Il corpo, quando ha la febbre, perde molti liquidi e ha un fabbisogno energetico maggiore; non a caso, l’idratazione è indispensabile per la guarigione e se l’acqua o le tisane non sono gradite, un gelato può contribuire all’apporto di liquidi in modo più piacevole e invitante. Il suo contenuto di acqua, seppur sotto forma solida, si scioglie facilmente, fornendo al corpo l’idratazione di cui necessita.

Inoltre, l’apporto calorico del gelato, anche se moderato, è un beneficio non trascurabile: dato che la febbre spesso riduce l’appetito, rendendo difficile alimentarsi adeguatamente, un piccolo gelato può offrire un concentrato di zuccheri e grassi che sono fonti di energia facilmente digeribili, senza appesantire lo stomaco. Questo è particolarmente utile per bambini e anziani, che potrebbero rifiutare altri tipi di cibo.

Non va sottovalutato, poi, l’aspetto del “comfort food“. Essere malati è faticoso e demotivante e un buon gelato può essere una piccola coccola, un momento di piacere e distrazione che migliora l’umore e regala una sensazione di benessere, contribuendo indirettamente al recupero psicofisico.

Anche per la febbre, la scelta dei gusti è importante: il consiglio è di optare per quelli leggeri e facilmente digeribili, come i sorbetti alla frutta o a base di creme come fior di latte o riso, evitando gusti troppo elaborati, ricchi di cioccolato o creme pesanti che potrebbero rallentare la digestione. La moderazione è sempre la soluzione ideale: non è una scusa per esagerare, ma un modo per integrare liquidi ed energie in modo semplice e gradevole.

Il gelato, un amico nei momenti difficili

In definitiva, la credenza che il gelato sia dannoso in caso di mal di gola o febbre è, per la maggior parte dei casi, un mito da sfatare. Con le giuste precauzioni e la scelta dei gusti più adatti, il gelato può trasformarsi in un vero e proprio alleato per il benessere: offre un immediato sollievo dal dolore alla gola, contribuisce all’idratazione essenziale per il corpo e fornisce un apporto energetico facilmente assimilabile, il tutto condito da quella piacevole sensazione di “coccola” che solo un buon gelato sa dare.

Detto questo, la prossima volta che vi sentirete poco bene, non esitate a concedervi un piccolo piacere freddo: con moderazione e buon senso, il gelato può essere quel comfort in più che vi aiuta a superare i momenti difficili!

Devi essere connesso per inviare un commento.

Potrebbero interessarti anche

In base alle tue preferenze pensiamo che potrebbero interessarti anche questi articoli. Scoprili tutti.