Chi ha inventato il gelato?

Da antiche civiltà che mescolavano il latte con il ghiaccio, alle corti italiane del Rinascimento, la storia del gelato ha radici antichissime.
Ripercorriamo insieme questo viaggio nel tempo per scoprire chi ha inventato il gelato e come è arrivato a essere il prodotto che amiamo e conosciamo oggi.

Le origini in Cina

Si racconta che le prime tracce di gelato nella storia risalgano all’antica Cina (anche se la prima volta che è stato menzionato in qualche testo risale alla Bibbia), dove c’era l’usanza di creare succhi di frutta “ghiacciati”. Successivamente nacquero i primi dessert rinfrescanti, in cui il latte veniva mescolato con riso cotto e spezie, per essere poi introdotto nella neve per farlo solidificare.

L’arrivo in Europa

Fu grazie a Marco Polo, nel ‘300, che il gelato venne introdotto in Europa grazie agli scambi commerciali e culturali con il Medio Oriente.
In Italia gli arabi, durante il loro dominio in Italia del IX secolo, hanno giocato un ruolo fondamentale, portando tecniche e ricette per la preparazione di bevande ghiacciate a base di latte, che venivano congelati con la neve dell’Etna e addolciti successivamente con lo zucchero importato dalla Persia.

Chi ha inventato il gelato il gelato - mappa europa

Chi ha inventato il gelato: il gelato come lo conosciamo oggi

L’invenzione del gelato artigianale come lo conosciamo oggi lo dobbiamo all’architetto Bernardo Buontalenti nel periodo rinascimentale. Si attribuisce la sua invenzione nel 1565, quando l’architetto della corte dei Medici preparò un goloso dessert a base di latte, uova, panna e zucchero. Ingredienti che sono tuttora alla base del gelato.

Un altro nome importante nella storia del gelato è quello di Francesco Procopio dei Coltelli, che nel 1685 creò una perfetta ricetta per preparare e confezionare il gelato. Con la sua creatività si trasferì presto a Parigi, dove aprì il primo caffè-gelateria della città e della storia: il Caffè Procope. Oltre a creazioni ricche di frutta fresca, spezie e accostamenti originali di sapori, Procope divenne maestro indiscusso del gelato al caffè.

Con l’avvento della colonizzazione e del commercio globale, il gelato dalla Francia si diffuse in tutto il mondo, e vennero introdotti nuovi gusti e tecniche di preparazione.

Una nuova svolta che rivoluzionò la produzione del gelato arrivò nel 1843, quando negli stati uniti Nancy Johnson inventò la prima sorbettiera a manovella, che consisteva in un recipiente riempito di sale e ghiaccio con un cilindro metallico per l’impasto che veniva girato con una manovella. La sorbettiera venne successivamente brevettata da William Le Young, che aggiunse il motore per consentire un raffreddamento uniforme del composto.

L’invenzione del cono gelato è ancora oggetto di diverse rivendicazioni.

L’invenzione del cono gelato

Si racconta che nel 1904, negli Stati Uniti, un pasticcere di nome Ernest Hamwi ebbe un’intuizione geniale. Alla Fiera Mondiale di St. Louis, lo stand di wafer di Hamwi si trovava vicino a quello di un venditore di gelato che stava esaurendo i piatti. Hamwi, notando il gelataio in enorme difficoltà, ebbe l’idea di arrotolare uno dei suoi wafer a forma di cono intorno a un tubo di metallo, creando così, a tutti gli effetti, il primo cono gelato.

Ma a contendere questa scoperta c’è anche Italo Marchione, un gelataio italiano emigrato a New York, che brevettò lo stampo per produrre il cono a partire dall’esigenza di servire il gelato in contenitori che non fossero di carta o di vetro.

Nel corso del ‘900, il gelato ha continuato a evolversi. Negli anni ’50 compare il gelato industriale, diventando così un alimento da consumare quotidianamente anche a casa. Oggi, il gelato è disponibile in un’ampissima vastità di gusti, forme e varianti, diventando più di un dessert, ma una vera e propria esperienza sensoriale.

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